Perle di saggezza profetica
Nella raccolta di hadith presentata in questo volume, la cui traduzione dall’originale arabo è stata curata dalla Dr.ssa Banti, sono stati inserite le tradizioni del Profeta (pbsl) tratte prevalentemente dal Kitab al-Iman dal Sahih Muslim e dal Kitab al-adab dal Sahih al-Bukhari. La scelta degli hadith è stata dettata dalla volontà di presentare presso il pubblico italiano una raccolta dei detti del Profeta (pbsl) che prediligesse il lato spirituale della sunna, cui abbiamo fatto precedentemente riferimento. Gli hadith citati infatti trattano di temi quali: l’importanza di un corretto comportamento verso il prossimo, la natura del legame di fratellanza tra i credenti, l’importanza dei legami parentali e la misericordia di Dio. Purtroppo nel mondo contemporaneo, così come in epoca più antica, gli insegnamenti dell’Islam e quelli legati alla sunna del Profeta (pbsl) sono stati oggetto di fraintendimenti dovuti alle più diverse ragioni. Fin dall’epoca medievale, infatti, il mondo musulmano è entrato in un rapporto conflittuale con quello dell’allora occidente cristiano e ciò ha determinato un certo atteggiamento critico, che ha condotto o alla deliberata distorsione degli insegnamenti dell’Islam o ad un’interpretazione inadeguata, in quanto plasmata sulle categorie religiose cristiane.
The Preaching of Islam, Thomas Arnold
Professor Thomas Arnold,
a Cambridge scholar of Islam of the late nineteenth and early
twentieth centuries, authentically describes the peaceful spread of
Islam throughout the world. From Arabia, Islam spread to North
Africa, interior of Africa, Andalusia, India, Indo-China, and indeed
all of parts of the known world of the time. The Orientalists,
medieval polemicists, missionaries and the modern media all argue
that Islam has been spread by the sword. In the current media war
against Islam, Muslims and Arabs, the violent images of Islam is
projected and stressed again and again. Unfortunately, these
illogical and politically motivated assertions go unchallenged even
now, it is at this stage that Tawasul Centre for Research and
Dialogue has undertaken the republication of the classic work of
Professor Arnold. Arnold was an independent and highly sympathetic
scholar of Islam who knew both Islam and the West thoroughly. Backed
up by a rare scholarship into the history of the peaceful spread of
Islam, Arnold proves that it was not the sword, but the beauty of
Islam, the exemplary character of its early followers, the oppressive
social condition of the people ad Islam’s universalistic teachings
that helped to spread Islam. The book is not just a presentation of
the events but a critical look at them supported by numerous
historical documents in Latin and other languages. It also contains a
biographical sketch of the Prophet (peace upon him) as a presenter of
Islam, along with meditations on Islam.
Il carattere ideale nell'Islam
Nella vita, quando le difficoltà e i problemi si pongono di fronte ad un
uomo, e le tenebre delle avversità e delle sofferenza lo avvolgono,
solo la pazienza può illuminare di nuovo la vita del credente
evitandogli di vagabondare senza meta e preservandolo dalla delusione,
dalla disperazione e dalla frustrazione. La pazienza è una qualità
basilare che aiuta il musulmano a plasmare la sua vita in questo mondo e
nell’Altro, perché lo guida come un faro permettendogli di superare con
successo tutte le prove della vita. Il credente deve essere preparato a
sopportare le difficoltà e non deve mai cercare di evitare le proprie
responsabilità. Inoltre nessun dubbio, nessun problema e nessuna
difficoltà devono spingerlo alla violenza, perchè il credente deve
rimanere sempre fiducioso e non deve lasciarsi spaventare dalle nuvole
nere che appaiono all’orizzonte della vita, perché deve essere sicuro
che tutti problemi saranno presto risolti e che presto tornerà il
sereno.
Dal momento che l’Altissimo ha chiaramente affermato che nessun uomo può scampare dalle prove e dai problemi della vita, il credente deve sempre essere pronto ed in allerta, quando sarà chiamato ad affrontarli e non ne deve essere spaventato o depresso. Nel Sacro Corano infatti è scritto: “Certamente vi metteremo alla prova per riconoscere quelli che di voi combattono e resistono e per verificare quello che si dice sul vostro conto”
Dal momento che l’Altissimo ha chiaramente affermato che nessun uomo può scampare dalle prove e dai problemi della vita, il credente deve sempre essere pronto ed in allerta, quando sarà chiamato ad affrontarli e non ne deve essere spaventato o depresso. Nel Sacro Corano infatti è scritto: “Certamente vi metteremo alla prova per riconoscere quelli che di voi combattono e resistono e per verificare quello che si dice sul vostro conto”
Muhammad, il Profeta dell'Islam (pbsl)
Il
Corano, inviato da Dio come rivelazione finale all’umanità,
descrive il profeta Muhammad (pbsl) come un modello per la vita di
ogni credente, perché la sua missione è stata quella di
mostrare agli uomini i segni di Dio, per purificarli e per insegnare
loro la saggezza. La
vita del Profeta Muhammad (pbsl) dal canto
suo, come è stato sottolineato da sua moglie Aisha,
può essere descritta come una testimonianza vivente del
Corano. Il Profeta, infatti, è sempre stato in tutta la sua
vita misericordioso e generoso e, anche prima di diventare Messaggero
dell’Altissimo, i pagani della Mecca lo avevano soprannominato
al-Amin: il più onesto della comunità. Per questo
motivo lo sceglievano spesso come mediatore nei conflitti e nelle
ostilità tra i diversi clan. Inoltre, il Profeta (pace e
benedizioni su di lui) si prendeva cura dei poveri e degli oppressi,
onorava i suoi ospiti ed era gentile sia con i parenti che con gli
estranei. Circa
dopo dieci anni dall’inizio della sua
missione, quando lui e i suoi seguaci dovettero affrontare un’aspra
persecuzione da parte dei pagani, il Profeta (pace e benedizioni su
di lui) si recò a Ta’if, una città vicina alla Mecca,
sperando di convincere i suoi abitanti della veridicità della
sua missione. Al contrario di quanto sperato, però, ricevette
un trattamento avvilente non solo dai capi della comunità ma
anche dal resto della popolazione. In quest’occasione però
il Profeta (pace e benedizioni su di lui), anche se era ferito e
aveva perduto molto sangue, non mostrò alcun rancore verso i
suoi aggressori, ma pregò Dio di perdonarli perché non
erano consapevoli della gravità delle loro azioni.
The Spiritual and Medical Benefits of Islamic Prayer,
Dr. S. Lei
Dr. S. Lei
For the believer, who submits voluntary to the divine will and accepts
Prophet Muhammad (pbuh) as the last messenger of the Almighty, the
performance of the five daily prayers constitutes a solemn duty towards
God, as the following verse of the Quran says: “For such Prayers are
enjoined on Believers at stated times”.
In a well known tradition, reported both by Bukhari and Muslim, the five daily prayers are described as one of the pillar of Islam, the declaration of faith in one God and in the mission of Prophet Muhammad (pbuh) being the first one. In a wider sense, according to the teachings of Islam, all human life can be considered as a form of prayer, when the believer acts in submission to the divine will. In fact, man has been created to actualize worship in all his life, as the following verse of the Holy Quran says: “I have only created Jinns and Men, that they may serve Me”. In fact, every good action, even the most mundane, if performed with sincerity and the right intention, trying only to obey the divine law, is considered a form of worship in Islam. To feed the poor, to help the needy, to work to improve the life conditions of the individuals and the society, can be all considered forms of prayer, if performed seeking the divine approval.
In a well known tradition, reported both by Bukhari and Muslim, the five daily prayers are described as one of the pillar of Islam, the declaration of faith in one God and in the mission of Prophet Muhammad (pbuh) being the first one. In a wider sense, according to the teachings of Islam, all human life can be considered as a form of prayer, when the believer acts in submission to the divine will. In fact, man has been created to actualize worship in all his life, as the following verse of the Holy Quran says: “I have only created Jinns and Men, that they may serve Me”. In fact, every good action, even the most mundane, if performed with sincerity and the right intention, trying only to obey the divine law, is considered a form of worship in Islam. To feed the poor, to help the needy, to work to improve the life conditions of the individuals and the society, can be all considered forms of prayer, if performed seeking the divine approval.
I benefici spirituali e medici della preghiera islamica,
Dr. S. Lei
Dr. S. Lei
Attraverso una
meditazione sulla natura della preghiera islamica, ossia
analizzandone in profondità il significato è possibile
anche riflettere sulla concezione coranica dell’essere umano, sulla
sua finitezza, temporalità e status di ente creato. Nel versetto 14 della
sura 20 è scritto: “In verità Io sono Allah: non c’è
Altro dio all’infuori di Me. AdoraMi ed esegui l’orazione per
ricordarti di Me”. L’espressione italiana
“eseguire l’orazione” traduce quella araba “Iqamat salat”,
che etimologicamente significa “stabilire una relazione in modo
stabile e duraturo”. Secondo l’insegnamento coranico la relazione
tra uomo e Dio si stabilisce e si consolida proprio attraverso la
salat, il cui significato non si esaurisce nella recitazione
di determinati versetti coranici accompagnati dai movimenti del
corpo, ma può essere considerato un vero e proprio atto
dinamico che pone il credente in un rapporto diretto con Dio
aprendolo all’eternità nel mezzo della temporalità
della propria esistenza terrena. Per poter arrivare a
comprendere però il valore ultimo della preghiera all’interno
della vita del credente dobbiamo far riferimento a quei versetti che
descrivono la cadute di Adamo (quindi di tutta la specie umana) dalla
condizione paradisiaca. In questo contesto non ci interessa
descrivere minuziosamente l’episodio, ma è importante
sottolineare che l’atto di disubbidienza di Adamo venne accolto da
Dio con il perdono e, quindi, la collocazione della specie umana
nell’ambiente terrestre non deve considerarsi una punizione, ma una
conseguenza necessaria legata alla natura stessa della creatura
umana. Nel Sacro Corano è
scritto: “……Poi Iblis li fece inciampare e scacciare dal luogo
in cui si trovavano. E Noi dicemmo: <<Andatevene via, nemici
gli uni degli altri. Avrete una dimora sulla terra e ne godrete per
un tempo stabilito>>. Adamo ricevette parole dal suo Signore e
Allah accolse il suo [pentimento]. In verità Egli è
Colui che accetta il pentimento, il Misericordioso. Dicemmo:
<<Andatevene via tutti [quanti]! Se mai vi giungerà una
guida da parte Mia, coloro che la seguiranno non avranno nulla da
temere e non saranno afflitti>> (Cfr. Il Sacro Corano 2:35-38).
Introduzione al Sacro Corano
Sheikh
Abdul Muezz Abdul Sattar of Qatar, in his in-depth study on
the Quran and the Old Testament, compares the concept of human
freedom, its range and depth in both religious books. Various shades
of human freedom like religious pluralism, women’s rights, civil
and political rights conceptualised by the Quran and the Bible are
studied within an objective perspective in the interest of religious
dialogue and harmony. Backed up by the techniques of comparative
religious studies and superb reasoning, Sheikh Abdul Muezz
deconstructs many of Orientalist and right-wing charges against the
Quran. The book is an asset for anyone interested in challenging the
Islamophobic discourse that is so prevalent in today’s public
space; and for those interested in Islam, the book offers an
illuminating worldview of the Quran, rooted in the oneness of God and
universal brotherhood.
Preaching of Islam, T. Arnold
Professor Thomas Arnold,
a Cambridge scholar of Islam of the late nineteenth and early
twentieth centuries, authentically describes the peaceful spread of
Islam throughout the world. From Arabia, Islam spread to North
Africa, interior of Africa, Andalusia, India, Indo-China, and indeed
all of parts of the known world of the time. The Orientalists,
medieval polemicists, missionaries and the modern media all argue
that Islam has been spread by the sword. In the current media war
against Islam, Muslims and Arabs, the violent images of Islam is
projected and stressed again and again. Unfortunately, these
illogical and politically motivated assertions go unchallenged even
now, it is at this stage that Tawasul Centre for Research and
Dialogue has undertaken the republication of the classic work of
Professor Arnold. Arnold was an independent and highly sympathetic
scholar of Islam who knew both Islam and the West thoroughly. Backed
up by a rare scholarship into the history of the peaceful spread of
Islam, Arnold proves that it was not the sword, but the beauty of
Islam, the exemplary character of its early followers, the oppressive
social condition of the people ad Islam’s universalistic teachings
that helped to spread Islam. The book is not just a presentation of
the events but a critical look at them supported by numerous
historical documents in Latin and other languages. It also contains a
biographical sketch of the Prophet (peace upon him) as a presenter of
Islam, along with meditations on Islam.
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