Tutti gli studiosi concordano sull’importanza di consumare un pasto
prima dell’alba, noto con il nome di sahoor. A questo
proposito Anas (che Allah si compiaccia di lui) ci ha tramandato che
il Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui) ha affermato:
“Consumate un pasto prima dell’alba perché in esso c’è
una benedizione”1.
Inoltre Al-Miqdam ibn Madyakrib (che Allah si compiaccia di lui) ci
ha tramandato che il Profeta (pace e benedizioni su di lui) ha
affermato: “Dovreste consumare questo pasto prima dell’alba
perché in esso è presente una fonte benedetta di
nutrimento”2.
In questo caso la sunna del Profeta (pace e benedizioni su di
lui) si rispetta mangiando sia una grande o piccola quantità
di cibo sia solo bevendo un sorso di acqua. Abu Sa‘id al-Khudri
(che Allah si compiaccia di lui) ci ha tramandato che il Profeta
Muhammad (pace e benedizioni su di lui) ha detto: “Il pasto prima
dell’alba è benedetto. Per questo motivo non deve essere
tralasciato, anche se si beve solo un sorso di acqua. In verità,
Allah e gli angeli pregano per coloro che consumano questo pasto”3.
Il sahoor può essere consumato tra la notte e l’alba,
anche se è meglio posticiparlo verso l’alba. Zaid ibn Thabit
(che Allah si compiaccia di lui) ci ha tramandato: “Mangiammo il
pasto precedente all’alba con il Profeta e ci alzammo per la
preghiera. Quando gli chiesero quale era l’intervallo di tempo
intercorrente tra il pasto e la preghiera, rispose: “Il tempo
necessario per recitare cinquanta versetti”4.
‘Amr ibn Maimun ha aggiunto: “I Compagni del Profeta (pace e
benedizioni su di lui) erano sempre i primi a rompere il digiuno e
gli ultimi a consumare il pasto prima dell’alba”5.
Se però qualcuno dubita che sia arrivato o meno il momento
della preghiera del Fajr, può continuare a mangiare e a
bere fino a quando è certo che sia arrivato il momento della
prima preghiera della giornata. Il fedele non deve però
fondare la sua azione sul dubbio, perché Allah ha reso i segni
per iniziare il digiuno diurno molto chiari e privi di qualsiasi
ambiguità. Nel Sacro Corano, infatti, è scritto:
“Mangiate e bevete finché, all’alba, possiate distinguere
il filo bianco dal filo nero; quindi digiunate fino a sera”6.
Quando un uomo disse a Ibn Abbas (che Allah si compiaccia di lui):
“Io mangio fino a quando sospetto che sia arrivato il momento di
iniziare il digiuno”, costui gli rispose: “Devi continuare a
mangiare fino a quando non sarai certo relativamente al momento”.
Abu Dawud invece ci ha tramandato che Ahmad ibn Hanbal (che Allah si
compiaccia di lui) disse: “Se hai qualche dubbio relativamente
all’inizio del Fajr, mangia fino a quando sei sicuro che sia
arrivato il momento”7.
È preferibile per la persona che digiuna rompere il digiuno
quando il sole è tramontato. A questo proposito Sahil ibn Sad
(che Allah si compiaccia di lui) ci ha tramandato che il Profeta
Muhammad (pace e benedizioni su di lui) ha affermato: “Le persone
saranno sempre nel giusto fino a quando si affretteranno a rompere il
digiuno”8.
Solitamente il digiuno è interrotto con dei datteri o, se non
si dispone di altro, con un sorso d’acqua. Anas (che Allah si
compiaccia di lui) ci ha tramandato: “Il Profeta Muhammad (pace e
benedizioni su di lui) rompeva il suo digiuno con dei datteri freschi
prima di pregare. Se questi non erano disponibili, mangiava dei
datteri secchi. Se anche i datteri secchi non erano disponibili,
beveva dell’acqua”9.
Sulaiman ibn ‘Amr (che Allah si compiaccia di lui) ci ha tramandato
che il Profeta (pace e benedizioni su di lui) ha affermato: “Se uno
di voi sta digiunando, deve rompere il digiuno con dei datteri. Se
non sono disponibili, deve bere dell’acqua, perché l’acqua
è purificante”10.
Il precedente Hadith c’insegna anche che è
preferibile rompere il digiuno prima di pregare il Maghrib.
Dopo la preghiera, il fedele può anche continuare a mangiare
ma, se il pasto serale è pronto, è meglio consumarlo
prima di pregare. Infatti a questo proposito Anas (che Allah si
compiaccia di lui) ci ha tramandato che il Profeta Muhammad (pace e
benedizioni su di lui) ha affermato: “Se il cibo è stato già
servito, mangiare prima della preghiera e non fatelo di fretta”11.
Ibn Majah ci ha tramandato sull’autorità di ‘Abdullah ibn
‘Amr (che Allah si compiaccia di lui) che il Profeta (pace e
benedizioni su di lui) ha detto: “La supplica di colui che digiuna,
pronunciata al momento di rompere il digiuno, non rimarrà
inascoltata”. Quando ‘Abdullah (che Allah si compiaccia di lui)
rompeva il suo digiuno, era solito pregare nel modo seguente: “O
Allah, ti domando per la Tua misericordia, che supera ogni cosa, di
perdonarmi”12.
Inoltre Tirmidhi ci ha tramandato che il Profeta (pace e benedizioni
su di lui) ha affermato: “Tre persone non vedranno respinte le
proprie suppliche: colui che digiuna, fino a quando non rompe il
digiuno, un comandate giusto ed una persona oppressa”.
Il digiuno ci conduce vicino ad Allah, purificando la nostra anima e
abituandola a compiere le buone azioni. La persona che digiuna
dovrebbe cercare di astenersi da tutti gli atti, che possono causare
la perdita dei benefici legati al digiuno. Il digiuno, infatti,
aumenta nel fedele la consapevolezza di Allah, perché nel
Sacro Corano è scritto: “O voi che credete, vi è
prescritto il digiuno come era stato prescritto a coloro che vi hanno
preceduto”13.
Quando si digiuna infatti non ci si deve unicamente astenere dal
mangiare e dal bere, ma anche da ciò che Dio ha proibito. Abu
Hurairah (che Allah si compiaccia di lui) ci ha tramandato che il
Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui) ha affermato:
“Digiunare non significa solo astenersi dal mangiare e dal bere, ma
anche da discorsi vani e da un linguaggio ineducato. Se qualcuno di
voi viene insultato, deve rispondere a colui che l’insulta: “Sto
digiunando, sto digiunando”14.
A questo proposito Abu Hurairah (che Allah si compiaccia di lui) ci
ha anche tramandato che il Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di
lui) ha affermato: “Allah non accetta il digiuno di colui che non
abbandona il suo parlare bugiardo e agisce in accordo con esso”.
Abu Hurairah (che Allah si compiaccia di lui) ci ha tramandato
inoltre che il Profeta (pace e benedizioni su di lui) ha detto:
“Forse colui che digiuna non otterrà nulla dal suo digiuno
tranne fame e forse colui che rimane in piedi a pregare di notte non
otterrà nulla tranne la privazione del sonno”15.
Benché sia sempre raccomandabile studiare il Corano ed essere
generosi, è particolarmente importante durante il mese del
Ramadan. A questo proposito Ibn Abbas (che Allah si compiaccia di
lui) ha affermato: “Il Profeta era il più generoso degli
uomini, ma lo era ancora di più durante il mese del Ramadan,
quando si incontrava con l’angelo Gabriele con il quale recitava il
Corano durante la notte. Quando Gabriele lo incontrava, il Profeta
era più generoso del vento che spira”16.
Inoltre, Muslim ci ha tramandato che il Profeta Muhammad (pace e
benedizioni su di lui) cercava di intensificare gli atti di culto
durante gli ultimi dieci giorni del Ramadan17.
1
Cfr. Muslim.
2
Cfr. An-Nasa’i.
3
Cfr. Ahmad.
4
Cfr. Bukhari, Muslim.
5
Cfr. Al-Baihaqi: sahih.
6
Cfr. Il Sacro Corano 2:187.
7
Cfr. Abu Dawud.
8
Cfr. Bukhari, Muslim.
9
Cfr. Abu Dawud, Al-Hakim.
10
Cfr. Ahmad, Tirmidhi.
11
Cfr. Bukhari, Muslim.
12
Cfr. Ibn Maja: daif.
13
Cfr. Il Sacro Corano 2:183.
14
Cfr. Ibn Khuzaimah, Ibn Hibban e Al-Hakim.
15
Cfr. An-Nasa’i. Ibn Maja, Al-Hakim.
16
Cfr. Bukhari.
17
Cfr. Muslim.
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